Prestito Personale
Cos’è un prestito personale e in cosa consiste
Il prestito
personale è un prestito
che non è
finalizzato a nessun acquisto in
particolare (al contrario del mutuo o del leasing che sono
finalizzati all’acquisto di un immobile o di un’automobile,
ecc…).
Il prestito personale è una tipologia di
finanziamento concesso da una banca o da
un istituto di credito (che può variare dai 1.500 euro ai 30.000
euro circa) che deve essere rimborsato
con rate periodiche fisse: solitamente è possibile
rimborsare l’importo lasciando all’istituto finanziatore la libertà
di prelevare il denaro dal proprio conto corrente o attraverso il
pagamento di bollettini fiscali.
Nella maggior parte dei casi il tempo per il rimborso di un
prestito personale può variare da 1 a 7 anni.
Poiché questo tipo di finanziamento non
dà nessuna garanzia all’istituto
finanziatore sulla restituzione del
denaro, viene richiesta la firma di un
fideiussore (ossia una terza persona che
faccia da garante nel caso in cui non venisse pagata una rata)
oppure può essere richiesta una polizza assicurativa.
Requisiti necessari per ottenere un prestito personale
In genere può richiedere un prestito personale:
- Chiunque abbia compiuto 18 anni e non ne abbia più di 70
- Avere un reddito da dipendente, autonomo o pensionato, secondo la “capacità di rimborso”ossia una valutazione che verifichi gli impegni finanziari presenti, compresi affitto, utenze o altri prestiti e mutuo. Necessaria ovviamente la dimostrazione del reddito con i relativi documenti.
Perché il prestito può essere rifiutato?
- Nel caso in cui si verifichi “capacità di rimborso” non sufficiente il prestito verrà rifiutato.
- Se il richiedente abbia in essere prestiti che sommati a quello richiesto, fa si che i suoi impegni superino il terzo del reddito percepito.
- Se in passato abbia subito protesti e/o insolvenze relativi a prestiti in corso o in passato.
Assicurazione sui prestiti personali
L’istituto finanziario che eroga il prestito può esigere un’assicurazione sulla vita o sull’impiego come garanzia e anzi, molto spesso sono i richiedenti del prestito ad assicurarsi (senza nessuna richiesta particolare dell’istituto finanziatore) per tutelare i propri eredi e familiari.
Conseguenze del mancato pagamento di un prestito personale
Nei rari casi di mora a causa del mancato pagamento di una rata, si provoca l’inadempienza da parte del creditore, con le seguenti conseguenze:
- Aumento degli interessi per il tasso di mora;
- Iscrizione sui registri ufficiali di cattivi pagatori (segnalati) o protestati.
In entrambi i casi risulterà difficile ricevere un altro
prestito in futuro dagli istituti finanziatori.
Quando non viene rimborsato il prestito, l’istituto finanziatore
può decidere di segnalare il mancato pagamento a un’agenzia di
recupero crediti, un notaio o ad un ufficiale giudiziario, il quale
deve recarsi all’abitazione del debitore con l’obbligo di
informarlo del mancato pagamento.
Nel caso in cui il richiamo venisse ignorato, il notaio o
l’ufficiale giudiziario provvedono alla registrazione sui registri
ufficiali con i dati anagrafici del debitore.
Successivamente i registri vengono consegnati al presidente del
Tribunale e alla Camera di Commercio e i dati vengono inseriti
nell’elenco ufficiale dei protestati.
Ciò è utile per la tutela di coloro che avranno rapporti economici
con il soggetto segnalato.
Evitare segnalazione cattivi pagatori
Per evitare la segnalazione, è possibile effettuare una chiusura anticipata del debito rimborsando in un’unica rata l’importo rimanente del credito con l’aggiunta di una penale di estinzione anticipata (che viene stabilita al momento del contratto e che non può superare l’1% dell’importo delle rati mancanti della fine del pagamento).
Anche in caso di estinzione anticipata per disponibilità propria Il cliente deve rimborsare alla banca/intermediario il capitale residuo e gli interessi maturati al momento dell’estinzione.
La soluzione più conveniente per essere sicuri di evitare qualsiasi tipo di problema causato da dimenticanze o bassa liquidità è il prestito con cessione del quinto dello stipendio o della pensione.