Cos’è un mutuo per ristrutturazione e in cosa consiste
Il mutuo per ristrutturazione, a differenza del mutuo per acquisto e il mutuo per liquidità, è un tipo di mutuo molto semplice da ottenere e viene richiesto per tutti gli interventi che possono essere fatti su un edificio (sia internamente che esternamente).
È richiesto principalmente per investire sullo sviluppo di locali di servizio, impianti centralizzati, sull’igiene o sull’architettura di immobili.
A cosa sono indirizzati i mutui per ristrutturazione
Ci sono tre tipologie di opere che si per cui si può usufruire di questo mutuo:
- Manutenzione ordinaria (piccole opere): si intende che non è necessaria la disconcessione dell’edilizia e, di conseguenza, che non si devono pagare tasse al comune per questo tipo di manutenzione (le responsabilità di sicurezza, igiene e infissi sono totalmente a carico di chi svolge il lavoro). Le manutenzioni ordinarie sono quelle che vengono effettuate su un edificio già esistente a cui vengono aggiunti dei componenti o vengono restituite alcune funzioni. Si sta parlando di aggiunta di grate, rifacimento tetti, aggiunta di parcheggi al piano terra o rifacimento delle facciate.
- Manutenzione straordinaria (piccole opere): riguarda le sostituzioni, il rinnovo o il consolidamento di una struttura. Per cominciare a fare questo tipo di lavoro è necessaria una denuncia di inizio attività e del progetto. È di fondamentale importanza che venga mantenuta la forma, l’aspetto e la funzione dell’edificio.
- Ristrutturazione grandi opere: per questo tipo di lavori è necessaria la disconcessione dell’edilizia e quindi bisogna pagare le tasse in base alla superficie utilizzata. Si fa riferimento a una ristrutturazione che riguarda un edificio intero, il quale viene trasformato totalmente, quindi viene modificato il ruolo dell’immobile, l’aspetto, le dimensioni o la forma e vengono fatte aggiunte sostanziali (quindi nuove opere) come per esempio un ampliamento o la costruzione di parcheggi non pertinenziali ( = parcheggi da vendere/affittare successivamente).
Questo è un mutuo particolare, in quanto la banca non paga tutto insieme (ciò per una garanzia sia da parte della banca sia di chi effettua il lavoro).
Invece le rate che deve pagare inizialmente il richiedente sono quelle che devono ricoprire il costo degli interessi.
La fine dei lavori e l’ammortamento degli interessi devono avvenire in contemporanea e ciò può causare un disallineamento con le rate del mutuo; questo problema si risolve con la stipulazione di un nuovo mutuo di adattamento.
Agevolazioni fiscali sul mutuo
Ci sono alcune agevolazioni fiscali per i mutui che sono stati richiesti dopo il 1997:
- Il 19% degli interessi passivi, degli oneri accessori e delle quote di rivalutazione sono detraibili dall’imposta.
- In 10 anni si possono detrarre dall’IRPEF il 36% delle spese nel caso si parli di opere di ristrutturazione, risparmio energetico e di sicurezza. La detrazione può avvenire in 5 anni se il richiedente ha più di 75 anni, oppure in 3 anni se il richiedente ha 80 anni compiuti.
- Per quanto riguarda l’IVA, questa scende al 10% (anziché 20%) sui beni significativi, come caldaie o ascensori.
Mutuo per costruzione
Questo mutuo è legato al mutuo per ristrutturazione, ma è molto più difficile da ottenere in quanto l’edificio non è ancora stato costruito quindi il valore dell’ipoteca è molto basso ed è rischioso per la banca.
Prima di richiedere questo prestito conviene cominciare i lavori con i soldi propri in modo da aumentare il valore dell’ipoteca.
Mutuo per completamento
È collegato ai due mutui precedenti e questo tipo di mutuo è stato pensato per chi intende comprare una casa in via di costruzione (quindi con i lavori non ancora terminati).